INDIA |
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21 settembre 2003 Amritsar:
Citta' culto della religione Sikh con il suo Golden Temple dove giungiamo......di domenica giorno di festa!!! Il suo antico guru Nanak non credeva nelle caste indu ma nella comunione universale del pane, per tutti....anche per noi che ci spariamo 2 ore di coda senza acqua x visitare il tempio sacro. In fila "indiana" non siamo soli, ma il nostro umile e accartocciato corpicino occidentale si incastra con altrettanti esseri magrini sudati e con le mani unte del prezioso dono portato al loro guru.....un pappone dolce di pane e lenticchie. Il tempio e' al centro di una grande piscina sacra nella quale la gente si immerge e prega, attorno un lastricato di marmo bianco per permettere a fedeli e turisti di camminare scalzi senza avere ustioni. Due torri stile old english con orologioni e un grande dormitorio dove si rifugiano i milioni di pellegrini.
Amritsar e' una citta' ricca del Punjab, ma qui si inizia a vedere il grande divario tra il ricco che diventera' sempre piu' ricco e il povero che diverra' sempre piu' miserabile..........auto di lusso con donne ingioiellate.........anziani senza sguardo immersi nel rifiuto della vita, l'immondizia. In India il 40% dei vecchi vive sotto la soglia di poverta'. Proviamo una spiazzante tristezza e uno sconosciuto imbarazzo.
22 - 27 settembre McLeodGanj, un piccolo Tibet con un Grande Uomo...il Dalai Lama:
Partiamo dalla pianura del Punjab con un
grande caldo e afa addosso. Ci lasciamo alle
spalle la sacra citta' di Amritsar e collina
dopo collina saliamo dolcemente nella vallata
che ci portera' a McLeodganj. Sulla strada
incontriamo i nostri antenati...centinaia
di scimmie che si aggiungono alla lunga lista
di animali incontrabili su strada. Sono veramente
simpatiche, ma non propriamente domestiche....per
cui qualche rapido click e riprendiamo la
strada. Arriviamo con il buio e aiutati da
un simpatico ragazzo indiano Pradeen troviamo
hotel grazioso e da monaci tibetani veniamo
aiutati nel girare la moto in un vicolo stretto.
Settimana trascorsa all'insegna del RELAX...atmosfera
tranquilla, pacifica di un grazioso paesetto
di montagna 1800 metri alt.
Momenti che ricordano le terri scozzesi...o forse
il suo clima....nebbia fitta che non fa intravedere
nulla.....te' caldo al gingerlemon...alle
erbe tibetane , copertina di pile per scaldarci
dopo il tramonto...cene a base di pasta e
ravioli fatti in casa da Nick's (il cuoco
2 anni fa ha imparato da un cliente italiano
cuoco..........imparato benissimo!!!!!)...deliziose
torte alla banana, cioccolato, caffe', nocciola,
carota, ...rinvigorenti colazioni a base
di muesli deliziosamente adagiato in morbido
yogurt.....una fine pioggerella che dopo
tanto deserto quasi ci allieta l'anima.....e
dopo cena con visione del film Himalaya......i
ricordi tornano alle montagne Pak.
E altri momenti .......la vallata si apre con una magnifica
veduta del verde, cielo azzurro e sole arancione
piu' che mai.....il vento fa fare dei piccoli
inchini alle piante in modo che gli uccellini
possano giocare lanciandosi come da trampolini....il
caldo ci fa scoprire facendoci vivere ancora
l'estate....cremosi caffe' capuccini ice....lunghe
passeggiate da un villaggio all'altro rinfrescati
dall'ombra della fitta vegetazione e accompagnati
dalle famigliole di scimmie.... templi buddisti...templi
induisti....massaggi ayurvedici....e visita
da doctor tibetano (cura ricostituente per
1 mese). L'atmosfera di pace e serenita'
e' la bellezza di questo luogo.
Mucche rilassate ovunque...non c'e' assalto
al turista...prezzi cheap ...visi sorridenti
e fieri di uomini e donne tibetani avvolti
nei loro abbigliamenti cosi' elegantemente
colorati....le lunghe trecce bianche e grigie
delle donne come delle simpatiche Pippicalzelunghe
del Tibet....monaci in processione con fiaccolata...mendicanti....convivenza
dei popoli india e tibet....la laundry service
asciuga i vestiti sul prato (il mr. ci spiega
che cosi' assorbono l'odore della nature......speriamo
non quella delle sacre vacche!!!!)
Al Welfare office tibet lasciamo un paccone
di abiti x i rifugiati .....e noi ne approfittiamo
per comprare abiti e souvenir nei negozietti
a favore del movimento "free tibet".
Nota negativa......passeggiando nei villaggi
e' andato perso l'opale azzurro di Enrica.......ma
l'anello viene prontamente riempito con un
altro opale ma bianco!!!
Conosciamo Clementina...ragazza fiorentina....abitue'
dell'india dove trascorre da piu' di 5 anni
diversi mesi nella sua casa di proprieta'
in montagna.....e' subito feeeling...si parla
di tutto e di tutti.....e ci fa capire meglio
un po' anche il mondo israeliano.....a lei
molto noto in quanto le vallate di Manali
sono da loro ultrapopolate.......
Il giorno 26 settembre decidiamo di andare
a fare una passeggiata nella zona del tempio
tibetano e man mano che ci avviciniamo vediamo
una folla ordinata e silenziosa lungo le
strade...monaci....anziani tibetani con vesti
di festa.....striscioni colorati e bandiere
di pace.....profumi intensi di incenso.....capiamo
che forse tra poco sara' di ritorno il grande
capo spirituale Dalai Lama. Ci uniamo alla
folla in trepidante attesa e dopo circa 2
ore i clacson annunciano il suo arrivo....eccolo
li' davanti a noi a meno di 2 metri......la
sua auto fa una piccola pausa x permettergli
di salutare i monaci anziani donandogli un
Sorriso.....e' una manciata di secondi, ma
scattiamo un click...(chissa'!!!!).
La bella atmosfera.....le sensazioni ed emozioni
vissute qui ci fanno pensare che sicuramente
sentiremo la voglia di tornare in questo
sorridente paesello indiano.
28 settembre 2003 Chandigarh:
cittadina nota come il capolavoro dell'architetto svizzero francese Le Corbusier. Per noi e' una sosta "tecnica" x spezzare il lungo viaggio
dai monti alla capitale. Serata in hotel....dove abbiamo la fortuna di vedere un matrimonio party in gran indian
style......abiti ultra eleganti....uomini con i loro maestosi turbanti e donne avvolte nella seta del loro sari......petali di fiori fanno da cornice al maestoso banchetto!!!!!
29 settembre - 1 ottobre 2003 Delhi:
"Chissa' che casino sara' entrare in Delhi....e
cosa dovranno vedere ancora i nostri occhi...."
Tutto liscio! Probabilmente un viaggio come
questo ti prepara a sopportare il noto shock
del viaggiatore che approda in una grossa
citta' indiana.
L'aria solida respirata a Teheran, la polvere
sabbiosa del sud Pakistan e la sua epidemica
poverta', la guida animata e sregolata dei
popoli pakistano e indiano ........e' entrata
in noi da tempo e ha messo radici a meta'
strada fra la mente
ed il cuore...un'area speciale che ognuno
di noi possiede dove mettiamo, volenti o
nolenti, cio' che non dimenticheremo mai.
Impatto soft. Anzi....meno mucche di quelle
previste e piu' verde dello sperato.....viali
ampi, palazzi stupendi come il Red Fort e
la tomba di Humayun con i suoi meravigliosi
giardini.
Ci immmergiamo nella Old city dove la vita
pullula aprendoti sipari multietnici, vicoli
riempiti dalla specie umana e animale, da
fili elettrici e cavi, tubi.....e tutti pedalano.
Aprendo il mail scopriamo che i nostri 2 amici svizzeri, Cris e Stef, sono a Delhi e ci hanno dato appuntamento per la sera stessa.......Beviamo insieme la prima birra dopo piu' di 2 mesi in un locale con musica pop occidentale a palla. Terminiamo la serata in un music-restaurant nel senso che mangi e subito dopo balli.......prezzi tutt'altro che indiani.....cucina internazionale, locale raffinato dove i piu' mal vestiti siamo proprio noi 4.......qualcuno si bacia.....e' finita per noi l'era dei paesi musulmani.
Un momento.....vi ricordate le fantasmagoriche
imprese del Topoderma (paolo), combattente
onorevole della battaglia delle 100 zanzare?????
Un supereroe non bastava.....ecco giungere
direttamente dall'asfalto scassato....un'eroina
della strada.....una donna amante delle infradito.
Lei non ha ascoltato il consiglio della sua
amica Elisa di non indossarle in citta' (...in
realta' il suggerimento si riferiva alla
sporcizia tangible on the road).......ecco
arrivare piena di morelli (=ematomi secondo
il vocabolario dell'altra amica Lorena).....'CPW".........Catorcino
Peach Woman seguace sorella della mitica
miss Inciampina (Silvia). Ignaro del talento
nascosto della graziosa moglie Enrica, Paolo
conversa con lei in strada, camminando. All'improvviso
Paolo si gira e vede una scena da stunt woman....impossibile
ricrearla con tutta la volonta': Enrica,
a passo lento, lentissimo, s'impianta in
una protuberanza dell'asfalto e prende un
'accelerazione pazzesca con la parte superiore
del corpo ed un piede....l'altra meta' del
corpo rimane adeso al terreno......ne risulta
un movimento rapidissimo da ferma, dove in
una frazione di secondo Enrica si ritrova
a pianca in giu' per terra.....vestito e
pantaloni stracciati, una ferita al ginocchio
e una mano scorticata.........tipo i voli
che fai da piccolo!!!!! Enrica ride e piange...la
gente intorno accorre ma rimane a distanza
mostrandoci una mimica facciale tipo "ma
come e' possibile farsi tutto questo praticamente
da fermi?"......altri visi tipo "ammmazzzate
che botta x un salterellino cosi' piccolo!!!!"
Il primo e speriamo ultimo episodio intitolato
"Catorcino Peach Woman togliti le infradito"
termina con l'eroina con la mano gonfia piena
di polvere e sangue, abiti strappati, che
saluta la gente intorno ed incredula sale
le scale del hotel sorretta dal Topoderma..........Bella
famigliola!!!
Cosi' alla sera, oltre alle normali cure
di Paolo agli "zoccoli" di Enrica
(cosi' sono ormai i suoi piedi)....si aggiungono
anche queste delle ferite.
Il viaggio e' fuori dal corpo, nel corpo
e anche Sul corpo!
2, 3 ottobre 2003 Agra Tai Mahal:
Piccola citta' incasinata, Agra ospita il piu' importante e splendido monumento dell'intera India: il Taj Mahal.
Alloggiamo alla graziosa Tourist Rest house...illuminata nel suo giardino da romantiche candeline alla sera e,
sfiga vuole, invasa -bombardata-massacrata-rimbombata dalla caotica-distorta-iperdecibellante musica di un festival
indu all night long. Notte insonne con salti nel letto alla voce megafonica del suo acceso animatore, che "ciarato"
(fumato) a tutto spiano, ha l'energia di 100 fruttivendoli di un mercato napoletano. Tuttavia Enrica riesce comunque a dormire.
Il Taj Mahal e' un sogno ad occhi aperti, il suo marmo bianco con decorazioni di pietre semipreziose ti cade addosso
con la sua maestosita' senza lasciarti possibilita' di scappare...il suo riflesso nelle vasche delle fontane e'
magnifico.....guarda cosa si puo' fare x amore: ......l'imperatore Shah Jahan, in ricordo della sua 2 moglie morta
di parto nel 1631, fece costruire questa meraviglia.........20 anni di lavoro e 20.000 lavoratori.
Un imponente e strappafiato mausoleo Moghul.
4-5-6 ottobre 2003, Jaipur:
Eccoci in Rajasthan... l`India del colore e della grandiosita` delle sue antiche dimore di marahaja.
Jaipur, la citta` rosa dipinta nelle tonalita` albicocca e rosa pastello per volere del marahaja
Ram Singh nel 1876. Rosa il colore dell`ospitalita`. Visita alle meraviglie della citta`..
dal palazzo dei venti con la sua elaborata facciata in architettura rajput, con finestre in arenaria
rosa a nido d`ape. Al City Palace, dove ancora oggi risiede il figlio dell`ultimo marahaja e la sua family.
Girettino con riscio` ad ammirare il lake palace, antica residenza estiva, palazzo-isola al centro del lago...
visita a tempio induista dove ci immergiamo nell`intricata lettura delle sue innumerevoli divinita`.
Factory di tessuti dove Paolo tenta inutilmente d`indossare qualche capo indian-size appurando che toraci
e gambette indiane sono piu` sottili dei suoi... per cui abito su misura pronto per il giono successivo e
recapitato direttamente in guesthouse. Very cheap price.
La sera c`e` fermento... se gia` normalmente le strade sono colme di vita... oggi che e` la festa di Dussehra...,
puoi entrare nelle vie ed alzare le gambe dal terreno.., verrai trasportato dalla folla in movimento e quando
vorrai "scendere" non dovrai far altro che riappoggiare i piedi per terra e cambiare direzione.
Giungiamo prima di cena in un campo molto vasto, una sorta di festa dell`unita`, nel senso che tutti sono
attaccati insieme come una grande massa. A differenza della festa dell`unita`, qui non si mangiano salamelle
insieme ad un lambruschino, ma polvere e sabbia alzata dalla folla al punto di ridurre la visibilita` a pochi metri.
Poi, nelle nostre feste dell`unita, la gente non ti ferma ogni 3 secondi per salutarti o scherzare
(almeno... forse un tempo si...). Ci portano ad ammirare la gigantesca statua in cartapesta del Dio Bhrama
che nella notte verra` incendiata. Sentiamo musica orchestrale dal vivo ma non riusciamo quasi a vedere... tosse,
bruciore agli occhi, intensa pressione umana misti a fame crescente... ci portano ad allontanarci dal campo.
Ceniamo con una coppia di Lione conosciuta alla factory.
7-8-9 ottobre 2003, Pushkar:
Sbarchiamo a Pushkar alloggiando in capagna presso un cottage rilassante ed economico (4 euro a notte).
Pranzetto da "il fornaio" e tuffo nei vicoletti del paesello adagiato in un laghetto sacro. Un religioso locale
c`invita sui gradini di un tempio induista per rendere omaggio agli Dei, pregare per noi, per i nostri genitori,
fratelli e parenti e per tutti gli amici. I pescioni escono con le loro boccucce dall`acqua per accogliere
i fiori che vi gettiamo in offerta. Visitiamo il maggiore dei templi, adornato ed animato da una miriade
di scimmie che, gentilmente ed educatamente, raccolgono dalle nostre mani del cibo..., i piccolini sono adesi
alla pancia delle proprie mammeper il trasporto e scendono a curiosare ogni tanto. Ecco alcuni santoni fuori
dai templi, con le loro ossa sporgenti, la barba lunga e gli occhi pieni.
Conosciamo una pensioanta coppia di israeliani in giro per un bel po` di tempo in India. Simpatici, acculturati
storici, take-it-easy people.
Pushkar e` un piccolo villaggio renza riscio` e senza rumori. Splendide vie del centro con case colorate
di azzurro nelle sue variopinte tonalita`. Negozietti piccolini con di tutto un po` dove puoi trovare quello
che noi definiamo "il set ideale per motociclisti"..., ma che puo` essere il set per qualsiasi viaggiatore....:
shampoo mignon, schiumina da barbina, pietrina pomicina piccolina, doposolino, creme cremine e cremette per chi ha poco spazio.
Localini serali con dei murales coloriti, buon cibo e tetti-ristoranti per godersi la bella vista del lago.
Al sunset-cafe`, quotidiano ritrovo per turisti, musici indiani, bambine cantanti vestite nei loro tradizionali
abiti del Rajasthan...., tutti insieme ad ammirare lo splendido tramonto, un enorme palla di fuoco che s`immerge
nel lago portando con se` il sorriso ed il sospiro dei viaggiatori di passaggio. Al mattino del 9 partenza...
"ma prima, facciamo una foto in centro con la moto?"...Ottima idea. Girovagando tra le viuzze ci fermiamo di
fronte ad un ghat che da sul lago con 2 santoni sorridenti e 2 mucche... perfetto sfondo per una foto memorabile.
Enrica scende dalla moto e costruisce l`inquadratura. Paolo, in sella, nota un certo crescente fermento alla sua destra...
le 2 vacche si scornano vigorosamente e "chiaramente" in questo caso tra i 2 litiganti il terzo non solo non gode ma cade...
Paolo si vede arrivare addosso la + debole come un saccone di patate riempito di piombo... la botta sul paramotore
e` tale che la moto sta per essere scaraventata a terra... ma Paolo, stirandosi buona parte della fascia muscolare destra
del suo flebile corpicino, cade insieme alla sua El Toro, riducendone l`impatto a terra. Il ricordo a flash della volta
che in Marocco era caduta una palma sulla moto e del successivo incoscente sforzo di Paolo per sollevarla ne pervade per
pochi secondi la mente...La gente accorre , santoni compresi, ... puzza di benzina..., tutti dicono "no problem Mr"
come intendendo "con la vacca non ti puo` accadere nulla... neanche alla tua moto". In effetti nessun danno, solo un certo
incessante tremolio alle gambe di Paolo. Enrica e` rimasta imbambolata nella sua inquadratura.."ma dove 6?"...
Incredula lo vede a terra e ride (hihihi),, nice wife. Il buon giorno si vede dal mattino. Il Topoderma contuso e
Catorcino Peach Woman danzando sulle infradito... ripartono alla volta di Udaipur.
Buona fortuna nonpropriosupereroi!
10-11-12-13 ottobre 2003, Udaipur:
Entriamo in Udaipur attraverso i suoi tortuosi vicoletti sali e scendi che portano alla old city in riva al lago Pichola. Contrattiamo x una camera con incredibile vista sul lago, finestrone di vetri colorati e balconcino per guardarsi negli occhi.Udaipur e` una piccola Venezia d`Oriente... 2 palazzi galleggianti in centro al lago, 1 divenuto sontuoso hotel, l`altro residenza estiva di marahaja, oggi visitabile. Visita al City Palace... il + maestoso palazzo della regione Rajasthan, una moltitudine di decorazioni a pareti e soffitti interamente in mosaici di vetri colorati... il tutto adornato da pietre preziose... affascinante! Nel pomeriggio giretto in barca per meravigliarci del panorama di Udaipur visibile dal lago
Relax serale con ayuverdic massage da Raju....sante mani sui nostri corpicini martoriati dai tanti km...scegliamo il trattamento completo di full body massage ..un vero toccasano per anima e corpo..un po' meno per le braccia di Enrica (CPW) che si riempiono di morelli....(i successivi massaggi saranno "very soft")
Ai bordi del lago donne, uomini e bambini fanno il bagno a loro stessi...ai loro abiti e forse anche la nostra "laundry" ....nuotano...sorridono..felici.
Rivediamo Loredana e Lino simpatici artisti genovesi (gia' incontrati a Jaipur)...cenetta insieme e scopriamo che hanno fatto le comparse al prossimo film italiano Natale in India (con cipollino e De Sica) ..si sono stancati ma divertiti. Anche noi ci presentiamo x il provino.....la troupe necessita di comparse maschili: Paolo viene ingaggiato x 1OOO rupie(20 euro) x l'indomani e a Enrica viene offerta la possibilita' di accedere al set e pranzare nel sciccoso hotel nous plus ultra (minimun 8OO $ for night) dove verranno girate le scene ambientate nel ristorante.
Alla sera caso vuole che incontriamo ancora i 2 amici pensionati israel...raccontando ai quali i nostri intenti "cinematografici" lui risponde
"I prefer be first actor in my real life...than a statue in a movie!!!"
Attorno a 1 birra si ride...si scherza...si parla della bella italia e della buona pasta......si parla del "viaggio".....easy-life and open-mind.......
l'essenza!!
E per concludere la seratina ci vediamo il film OO7 Octopussy...ambiente anni 7O...Roger Moore very young....quasi interamente girato nella bellissima citta' di Udaipur.
Prima di addormentarci una botta d'indipendenza e liberta' (e forse anche un po' d'orgoglio) ci porta a decidere "fuck off movie"........e cosi' ripartiamo verso la prossima meta.
14 ottobre 2003, Ahmadabad (Gujarat) :
Giungiamo ad Ahmadabad direttamente in stazione ferroviaria con l`ambizioso scopo di prenotare una cuccetta x la notte e caricare la moto sul treno con destinazione Bombay (circa 600km). Il personale ci conduce rapidamente alla biglietteria con la moto passando su una rampa apposita...
Scena 1a atto primo della piece teatrale "ma dove vanno sempre in giro tutti questi indiani?"
Il primo contatto: compiliamo l`apposito modulo per la moto mandando in tilt l`impiegato che si prende una pausa di riflessione e consultazione riguardo all`alta cilindrata e all`elevato valore del veicolo. Enrica intanto si dirige verso la biglietteria.... ed arrivata al suo turno nella lunga colonna si vede affacciare il cartello "closed".., e` il cambio turno degli impiegati, sportelli ed uffici si fermano per 15 minuti. Alla ripresa dei lavori, Enrica viene informata che x riservare i posti occorre compilare l`apposito modulo reperibile nell`atrio attiguo. Scocciata dalla "easy-trafila" indiana Enrica torna nell'altro edificio della stazione dove trova Paolo attorniato da un sacco di gente ...studenti universitari...ragazzini con occhi sognanti sulla moto....anziani che discutono sulla qualita' del motore...poliziotti della ferrovia very friendly e helpful...tutti insieme gioiscono del grande sapore delle albicocche secche pakistane.
Ma ecco arrivare l'uragano degli uragani, una bufala con gli occhi iniettati di sangue e la faccia paonazza...e' lei.. Catorcino Peach woman di ritorno da 1 ora senza alcun esito, furiosa per il lassismo degli impiegati dietro gli sportelli. Sbraita e si agita come un puledro da domare...ecco il contrasto: da una parte gli indiani tutti sorridenti e sereni e dall'altra CPW non ce la fa piu'. Il topoderma Paolo cerca di aiutarla a calmarsi e armandosi della pazienza di papa' luciano e della intraprendenza di mamma loretta si dirige alla biglietteria riuscendo ad ottenere la riserv azione. Intanto i poliziotti si rendono utili con le pratiche x la moto e fra una cartaccia e l'altra, un capo d'ufficio e l'altro chiedono a Paolo: "sta meglio adesso tua moglie??".....e quando Paolo cerca enrica loro rispondono: "tranquillo Paolo, tua moglie e' li'...sta bevendo la mirinda..forse sta meglio!!!" Lasciamo el toro in buone mani, giretto x la citta'...tempio di architettura indo-saracena interamente in marmo...museo dedicato alla vita e opere di Gandhi dove arriviamo dopo l'orario di chiusura ma il custode gentilmente ci fa entrare e senza pagare biglietto. Si ritorna alla stazione armati di selfcontrol...in un battibaleno una decina di indiani fanno strada a Paolo sulla moto per farlo passare attraverso la folla di viaggiatori....si scarica il bagaglio...e oop oop oop...el toro viene sollevata ..dai fari notiamo che e' un po' intimorita ma poi si rilassa adagiandosi, senza alcun appoggio sul cavalletto, tra i sacconi di grano. Noi ci dirigiamo verso la cuccetta 2 classe...spaziosa, pulita con tanto di lenzuolino e copertina e cuscinino e aria condizionata. Scambio di qualche info da un uomo indiano di mezza eta', molto gentile e disponibie...ci lascia anche il suo num telefonico in caso di necessita'.....Il rullio dei vagoni ci fa da ninna nanna....Goodnight!
15 -16 ottobre 2OO3 Bombay :
Ore 7.30 arrivo alla stazione centrale di Bombay; scesi dalla carrozza ci accorgiamo che la moto "e' gia
' scesa" e custodita da un gruppo di ragazzi. La moto e' ok...solo qualche meches di fieno che le dona.
Il primo impatto di Bombay e' sicuramente quello di una citta' ex colonia inglese...palazzi..
architettura...chiese tutto in stile anglosassone.
E' la business city indiana...fermento lavorativo che ci fa ricordare la nostra Milano....qui niente
vacche!!
Dopo tanti giorni i nostri occhi si alzano all'orizzonte x gioire alla vista dell'amato mare. Citta'
enorme molto estesa...noi alloggiamo nel quartiere Gateway of India. Girettino in traghetto
all'Elephant caves dove, oltre ad ammirare antichissime statue nella roccia, ci divertiamo ad osservare
la sbalorditiva somiglianza di comportamento delle scimmie indigene con il nostro di esseri umani.
Cenetta a base di pasta in un locale very trendy con favolosa musica jazz dal vivo, atmosfera soft...
in India c'e' tutto...ce l'avevano detto!
Alla nostra partenza dal hotel garden il gestore ci chiede cortesemente di esprimerci sulla qualita'
dei servizi sinceramente desideroso di migliorarli e ci fornisce una mappa handmade al momento con tutti i dettagli per uscire dalla citta' e dirigerci verso Goa. Apprezziamo caldamente il gesto ed impieghiamo la bellezza di un ora e mezza, percorrendo strade giuste e senza traffico....Bombay e' proprio grande!
La popolazione che vi abita, 19.000.000 di abitanti, e' pressapoco la stessa dell'intera Australia......
unbelieveble.
17 e 18 ottobre 2003 strada statale N17 da Bombay a Palolem Beach:
El toro e' visibilmente felice, si piega con grandi inchini x ringraziare delle ottime condizioni
della strada e x sgranchire un pochino anche la parte piu' laterale dei suoi stupendi pneumatici
da tempo caduta in disuso. La gente ci saluta....file di corpi magrettini che trasportano sul capo
dei mazzoni di fieno, si voltano al nostro passaggio patendo x un attimo lo sforzo del seguirci
sfrecciare pur di apprezzare anche il didietro di el toro che arrossisce onorata.
Anche Enrica e Paolo sono di buon umore, grati di poter sollevare lo sguardo staccando il mento
dal petto per meravigliarsi di india.
Passando x un villaggetto veniamo catturati dai bagaglioni di una vecchia enfield....vediamo
2 ragazzi drinking e ci fermiamo. Sono i primi motociclisti che incontriamo dall'iran.
Sono una strana coppia: lui israeliano, lei japan....lui prima volta in moto..lei idem, lui e lei
un po' pazzi!! Lui si lamenta x i continui problemi della moto, ma sono felici!
Facciamo una foto con le moto....el toro fa un po' la snob sulle prime...ma dopo saluta
calorosamente la sua amica anziana con tutte le sue valvole!!!
Nella serata di sosta veniamo piacevolmente intrattenuti dalle parole di un signore indiano...
poliziotto...incuriosito del nostro viaggio e di sapere le nostre impressioni su india e indiani.
Ci spiega le ragioni di alcune "stranezze" di questo paese e ci ricorda che dall'indipendenza
sono passati poco piu' di 50 anni.......un insieme di popoli, lingue e culture molto diverse
tra loro sotto una sola bandiera .....bisogna avere pazienza x tempi migliori...... E comunque
nella favolosa India c'e' Tutto!
Iniziamo a percepire il profumo del mare......siamo quasi a Palolem Beach!
19-29 ottobre 2003 Palolem Beach (Goa):
Anche El Toro era d'accordo.....cercare un posticino tranquillo al mare,
fermarsi a camminare lungo la spiaggia, sentire il profumo delle creme sulla pelle,
mangiare pesce, leggere un buon libro, ascoltare revival di musica.......davanti ad
un sole rosso rosso come le guancie di una fanciulla timida che vanno a nascondersi
dietro i ciuffi rassicuranti di un'isoletta orgogliosa......fare qualcosa per noi stessi;
qualcosacomedirequellepiccolecosegiustechetifannostarbenequandolefaiequandoleripensi,
come alzarsi presto e risvegliarsi lentamente passo dopo passo mentre il sole silenzioso ti poggia una mano sulla schiena e tu ti giri verso est ed e' alba.
E i pescatori rientrano con il bottino
e le vacche appoggiano la pancia sulla sabbia
e i cani randagi si leccano le ferite della notte
e le cornacchie fanno lunghi discorsi
e i delfini mostrano la loro pinna come una manina a filo d'acqua e tu sorridi incredulo
e la natura diviene vita
e la vita diviene natura
e tu sei nel mezzo del loro spettacolo
il sipario si apre se hai occhi per vedere
non riesci ad applaudire
ti calmi. Cedi. Sei presente.
"Fermaimoci di piu'" dicono le nostre 3 anime. Dovevano essere 5 giorni e divennero 11.
"Ancora 2 gg Cagi, altri 2 e' possibile?......"
E non e' tutto. Cagi ci sistema in una palafitta fatta di bamboo di palma di cocco,
una ventola, una lampadina bianca all'interno e una rossa sulla veranda, una zanzariera,
un tavolino dentro e uno fuori per appoggiare i piedi quando guardi il mare 30 metri davanti a te,
docettina e wc fuori, specchiettino per la barba.
Sistemiamo el toro sulla sabbia in mezzo tra 2 palme e la copriamo con la sua copertina iraniana preferita
(poi Cagi ci aggiunge un celofon x la pioggia...non si sa mai).
Come al solito paolo tende la sua corda x tanti metri sufficienti ad appendere i vestiti della
famiglia Bradford.
Inizia la vita di mare con una coda.....la coda del monsone......3 di notte acqua acqua Acqua ACqua
ACQua ACQUA....e tutto e' nero e lampi e tuoni "mamma mia non arrivera' il mare a trovarci" "no tranquilla.....arriva il cielo".
Se al nostro arrivo avevamo percepito di essere tra la natura, ora ne sentivamo la voce possente, il soffio,
. il colore, la grandezza....diventammmo piccoli piccoli rannicchiati sotto le nostre copertine tibetane,
incastrati l'un l'altro come 2 pezzi di un grande puzzle che si stava realizzando intorno a noi,
ma non erano le nostre mani a comporlo, ma le mani di Madre India.
Nel villaggio di Palolem c'e' l'incontro variegato di tutti i tipi di viaggiatori....il solitario che
se ne sta sulla palafitta in collina, il gruppo di amici vacanzieri che prima di lasciare l'india si
rilassa nelle sue splendide spiagge, l'europeo che viene a "svernare" vivendo nel corpo e nell'anima
la bella stagione indiana, il viaggiatore del mondo in giro da anni che qui prolunga il suo soggiorno
ritornando per un po' in una forma "stanziale" di vita del nomade, il nostalgico che ritorna ogni anno
a godersi gli spettacolari tramonti con i delfini a pochi metri dalla riva, gli amanti di quelle energie
cosmiche da catturare dentro di se' reiki, yoga, meditazione, ayurveda.
Incontri belli ed emozionanti non sono mancati....tra i tanti ricordiamo con affetto:
-Ben e Ruth una coppia di Londra partita da appena una settimana per un giro del mondo di 1 anno.
Lei si lasciava alle spalle una frenetica attivita' lavorativa che le aveva rubato un pezzo
della sua vita....voleva ricaricarsi...godersi ogni momento del presente e cercare un futuro con una
dimensione piu' umana dedicando cura a se' stessa.
Lui un simpaticone con una particolare risata tipo Stanlio e Olio riconoscibile anche a
distanza.....emergeva dal mare torbido ed inspiegabile della depressione, dopo una lunga immersione
probabilmente in apnea senza ossigeno....e prendeva nuova aria dentro di se', aria indiana,
aria magica di Palolem e i colori contrastanti dei paesaggi stavano lentamente sostituendo il bianco e nero,
forse il grigio dentro i suoi occhi. Due persone piacevoli e curiose alla ricerca della loro diagonale,
a cui volentieri abbiamo prestato i nostri caschi x un girettino in scooter around.
-Claudia 50aa e Tita (Gianbattista)63aa, con la figlia Surya di 6aa....vivono qui da piu' di un lustro...
sono i proprietari del ristorante Magic Italy dove abbiamo gustato fantastici piatti di pasta italiana
Lui un eterno viaggiatore per regalarsi emozioni e momenti felici di sopravvivenza a quella vita
"normale".....quella che tante volte aveva pensato di non indossare piu'......voleva cambiare...voleva
andare...ma ...ma ...c'erano stati tanti ma e tanti se......fino ad arrivare a 2 anni prima del pensionamento
e decidere di mollare quella "tranquilla e sicura vita italiana" x iniziarne a 57 una nuova in India.
Di una sola cosa si pentiva: non aver deciso prima ("sta tutto li' nel decidere...poi ogni cosa arriva").
Lei vitale, energica, grande amante della terra indiana....con le sue paure e i suoi dubbi...ma felice
e serena nella scelta della loro nuova vita.
Surya energia allo stato puro....coi turisti parla inglese, coi genitori italiano e con i camerieri
nella lingua locale. E' come si suol dire una vispa teresa di bambina.
Ed infine Gosh ne abbiamo apprezzato dapprima il culo visibile in spiaggia al mattino presto,
coperto solo da un tanga tribale e il suo corpo asciutto e longilineo presente e consapevole che Gosh
volteggiva tra cielo e terra nell'affascinante arte dello yoga misto a Qgong ed amore.
Ci uniamo a quelle sedute di risveglio mattutino...ore 7 s'iniziano 2 ore di armonia.....sulla tela
i nostri corpi creano infinite forme senza soluzione di continuo, il maestro Gosh sceglie i colori
piu' caldi per farci emergere in uno sfondo di natura viva, pescatori tirano le reti come ballerini
a braccetto, la sabbia cede la sua umidita' ai raggi del sole in cambio di un bacio, le cornacchie si
sfregano le ali attendendo senza pazienza il cibo dal mare, le cui onde timidamente e con umilta' si
avvicinano a noi e si ritirano come ad invitarci, mentre all'orizzonte qualche pinna di delfino taglia
in 2 l'acqua piatta e tu e loro sei un tutt'uno. E tu e loro sei un tutt'uno.
Gosh e' maestro reiki, mostra la sua bravura togliendo un dolore muscolare che Paolo si era procurato
giocando a calcio con un pallone di pietra in 22 in un campo da 10....allora Paolo si fida di brutto.
Seguono sedute di reiki fullbody, giornalmente a piu' mani e poi i cristalli.
Gosh e' un elfo della foresta nella quale vive x 6 mesi all'anno, dormendo in una grotta a contatto
diretto con la terra, talvolta anche con la flora e la fauna meno domestica...ma Gosh dice"se credi che
una cosa non ti possa accadere...essa non ti accade"...lui degli animali non ha paura, anzi li rispetta
e loro probabilmente rispettano lui. E tutto gira.
Al primo incontro Gosh aveva capelli brizzolati cortissimi e barbone....alla nostra partenza e' tutto
rasato ...sembra un saggio ringiovanito....Saggio lo e' davvero. Lo ricorderemo con grande affetto,
quel affetto che un bambino ha verso il nonno. La sua grande umilta', le sue semplici parole, i suoi silenzi
che parlano ed un suo pensiero per noi "non e' importante un dove, ma un essere qui adesso"
Domande esistenziali di notevole sfondo filosofico spirituale emerse durante il nostro soggiorno a Palolem:
- questa sera non so se mangiare i gamberoni tigre o quelli regali....grigliati o fritti?
- cavolicchio ho perso l`onda bella alta... ne arrivera` un`altra cosi`?
- oggi non so se farmi fare un massaggio solo ai piedi oppure un relax totalbody?
- ma domani mattina ci facciamo il paninone alla nutella o stiamo sul salutare con il megamuesli?
- andiamo sulla collina per le foto dell`alba o del tramonto?
- "HOBISOGNO" di un pareo....sulla spiaggia costa 3 E mentre nel villaggio costa 2... ma sara` la stessa
qualita` di tessuto?.... Intanto che ci penso beviti questo succo d`ananas fresco e mangiati la papaya
dolcissima
- ma perche` quel bar sulla spiaggia ha il cartello "free drug zone"?
- forse ho bisogno di un po` d`olio di cocco... i capelli mi sembrano un po` secchini.. non credi?
- sai l`ora? No, non ce l`ho l`orologio! E il giorno? ...neppure
30 ottobre 2003 Mangalore - Ullal Beach:
Partiamo da Palolem con il cuore un po` triste... per il luogo che lasciamo insieme alla gente
un po` speciale conosciuta. Arrivederci Palolem!
La strada costiera che percorriamo ci avvolge con tutta la sua bellezza dei paesaggi.... e forse
ci aiuta un po` a scrollarci di dosso quella malinconia dell`anima.
Nel pomeriggio arriviamo a Ullal beach dove sostiamo per la notte gustandoci ancora un po` l`aria
marina prima di inoltrarci nuovamente nell`entroterra della regione del Karnataka.
31 ottobre - 1 novembre 2003 Bangalore:
I 350 km che separano Mangalore da Bangalore sono un vero spettacolo per i nostri occhi... una fitta
vegetazione.. differenti tonalita` di verde intenso....palme da cocco....bananeti... piante da te... risaie.
Crediamo sia una delle strade + affascinanti dove abbiamo viaggiato fino ad oggi.... e poi un dolce timido
sole con una leggera brezzolina... quell`atmosfera che alle nostre latitudini si vive a maggio giugno...
qui e` inverno....siamo a 1000 m. .... ma la neve non si sa cosa sia.!!!!
Bangalore e` la Silicon Valley Indiana....la citta` dell`industria dell`High Tech e computer.... con i suoi
ampi viali da shopping... cybercafe`.... e pubs inglesi. Viene considerata una delle + moderne citta` dell`India.
Qui, come in tante localita` indiane, siamo capitati in uno dei molti festival di citta`... cultural-religioso....
per le strade festeggiamenti con carri colorati, bande rumorose, abbigliamenti tradizionali, schioppettanti
petardi fumosi..... l traffico del centro cittadino viene bloccato e quel scorrere lento ma sempre scorrevole
che e` India viene a mancare per il fermarsi ad osservare e condividere quei momenti.
Da qualche giorno Paolo ha un dolore increscente ad un orecchio... cosi` aiutati da un gentiluomo
dell`autoriscio` andiamo in un ambulatorio: e` sabato mattina ma qui i medici lavorano.... c`e` una folla
di gente ma in soli 30 min. e` gia` il nostro turno. Visitina dal simpatico e competente ORL... ricetta
per la terapia e direttamente all`interno dell`ambulatorio c`e` la farmacia dove comprare cio` che occorre.
Costo della visita 3 E... i medicamenti vengono dati esattamente con il numero che serve.
Pranzetto frugale e poi via alla volta della visita della citta`. Per la prima volta nella nostra vita
ingaggiamo una guida per visitare.... il Giardino Botanico. Un polmone verde di grandi dimensioni....alberi
di ogni sorta giovani e secolari...migliaia differenti qualita` di rose.... fiori di loto.... divinita`
induiste... e vista sulla business-city.
Il giardino e` animato da famigliole a passeggio, scolaresche in divise colorate con grandi treccione
e coppiette sedute all`ombra degli alberoni a coltivare il ciclo della Vita.
Anche qui come in molti altri luoghi visitati in India s`inverte il rito della fotografia: non siamo noi
a fare scatti a loro, bensi` loro che ci appioppano uno o + popetti tra le nostre braccia e scattano foto
a noi. Oppure veniamo integrati nella "lievemente" numerosa famiglia per la classica foto ricordo. A mani
congiunte come in un tuffo di testa c`immergiamo nella religiosita` indiana visitando un tempio dedicato
ad un enorme statua di toro nero, addobbato da fiori di gelsomino, profumato dall`aroma del forte incenso
ed in penombra della fioca luce delle candele. Ci spostiamo ad una altro sito la cui dislocazione e`
alquanto strana: per raggiungere l`alta e recente statua di Shiva occorre passare attraverso un simbolo
squisitamente occidentale che ci fa un po` rabbrividire...l`accesso e` un grande magazzino a forma di
castello fatato con tanto di personaggi disneyliani che invitano i clienti grandi e piccini a varcare la
soglia consumistica. Superati gli shops e relative tentazioni si giunge nel tempio all`aperto trovandosi
immersi nella folla di credenti. Seguiamo un percorso obbligato dapprima in una specie di grotta e poi
davanti ad un falo`... Paolo si trova coinvolto in un rito che prevede 7 giri atorno al fuoco con in mano
una ciotolina d`olio e 2 bastoni. Al termine del 7o giro si esprime un desiderio e si fa ardere il legno
versandovi sopra l`olio. Enrica trattiene a stento il sorriso sorpresa alla vista del marito, dei suoi
bastoni e del suo olio.
La nostra visita a Bangalore termina con uno sguardo al tramonto alla Parliament House... imponente
costruzione di piacevole architettura, valorizzata da una illuminazione giallognola dal sapore antico.
2 novembre 2003 Mysore:
In poche ore siamo a Mysore, piccola cittadina pochi turisti...noi soggiorniamo al piacevole Bombay Tiffany`s.
Non e` un sito notoriamente visitato dai turisti di ogni sorta, mentre c`e` un grosso afflusso di turismo
indiano. L`attrazione della citta` e` il city palace di architettura indo-saracena....nella sua magnifica
maestosita` che diviene ancor piu` splendente alla domenica sera, quando dopo il tramonto l`intero palazo
e le sue 4 porte vengono illuminate da migliaia di lampadine che ne disegnano i contorni. Dall`ingresso del
palazzo ecco giungere, stranamente ordinata, una banda musicale che per 30 min.
vibra nell`aria i DO, i RE, i SOL e i FA... e 1000 e + note che leggiadre giungono a noi e alla rilassata
gente indiana sdraiata, seduta, e sul fianco nell`erba del parco. Scambiamo 4 chiacchere con un indiano di
Bombay, impiegato Air India (ci da qualche dritta per trovare i cheap-tickets)... e ci parla un po` dei
"contrasti" della sua India... ed aggiunge "senza di essi non sarebbe India".
3 novembre 2003 Kozhikode:
Ed eccoci tornare sulla nostra amata costa e fermarci a KozhiKode per fare una sosta.
Piacevole cenetta a lume di candela sul tetto dell`hotel a base di gamberi, gamberetti e granchio...insomma
una mega "crostaceata". La camera sembra l`interno di una vecchia barca, il bagno un bagno turco e stranamente
i lettoni sono comodosi. Buonanotte.
4-10 novembre 2003 Fort Cochin:
El Toro sa che questa e` la sua ultima destinazione in India.. ha capito che di Malesia ed Indonesia
non se ne parlera` almeno non per questo viaggio. La sua prossima meta a bordo di un cargo sara` Brisbane,
Golden Coast, Australia. Il suo contakm segna 14450km da casa. L`arrivo a Fort Cochin ci fa l`effetto di
un piccolo viaggio nel tempo... sembra di tornare indietro di una 50ina di anni... le case, i vicoli,
l`atmosfera.. e` tutto un po` retro` qule retro` per cosi` dire coloniale. Qui nel 1500 arrivo`
Vasco de Gama ed ancora oggi si possono ammirare bellezze architettoniche degli antichi portoghesi.
Nel nostro soggiorno in questa oasi siamo stati soprattutto immersi nella burocrazia cartacea indiana
x la spedizione della moto, anche se la compagnia del cargo e` stata molto disponibile, comprensiva ed
amichevole nello svolgere ed accompagnarci in tutte le tortuose formalita` doganali.
Nelle serate di relax abbiamo conosciuto nice people:
- Brian e John, 2 simpatici inglesi di Manchester in vacanza
- Susy, una neozelandese che vive a Brisbane, sempre in giro (arrivederci!)
- Fardeen, un ragazzo iraniano insegnante d`inglese, sul passaporto gli avevano sbagliato il nome cosi`
e` diventato per tutti Fred, 6 mesi tra India ed estremo oriente
- Salomon, un 1/2 libanese e 1/2 francese, residente a Parigi, nella vita fa 1/2 architetto e 1/2 attore
di teatro, tipo strano.In India per uno stage intensivo di 3 settimane di Kathakali Dance
- Michael (tedesco cresciuto a Varese) e Monika (1/2 indiana e 1/2 ceca, nata in England e cresciuta
in Germania)...Lui assistente sociale lei insegnante d`inglese, vivevano in Germania, ora da pochi
mesi hanno lasciato il lavoro, la casa, l`auto per partire per un anno forse di + non lo sanno..
Quando la gente chiede loro "da dove venite"? loro rispondono "Europe!"
...piu` che altro per non raccontare tutta la loro intrigata e lunga storia.
Sono certi di non voler ritornare in Germania.., ma questo viaggio li ha fatti riscoprire piu` europei
di quanto pensassero, forse un futuro in Italia o Spagna, sicuramente intanto un progetto umanitario
per il Brasile, poi il tempo portera` consiglio.
Le nostre giornate trascorse alla OY`S home stay sono state proprio piacevoli grazie alla grande
disponibilita`e premura dei proprietari e soprattutto di Sajjan un teenager tutto fare con grande
sorriso.Serate trascorse tra concerti di Sitar, antico strumento indiano... spettacolo di Kathakali Dance,
antica arte teatrale con danze e musiche.., favolosi costumi ma soprattutto spettacolari maschere dipinte
sui visi che richiedono una preparazione di 2-3 ore... e cene in compagnia.
Mattine con colazioni da Kashi caffe`, piattoni di frutta tropicale accompagnati da fettone di torta
al cacao squisitissima. E poi un giorno una grande sorpresa: veniamo contattati ed intervistati
dalla TV del Kerala. L`indomani alla conclusione delle news delle 13.00 e anche in serata in versione
inglease... eccoci la, su JEEVAN TV con tanto di filmato e reportage sul nostro viaggio in moto.
Le 2 giornaliste, il giorno prima, erano cosi` interessate ad EL Toro che hanno chiesto a Paolo
di portarle a fare "il giro della casa sulla moto"; inoltre, dopo il servizio alla tele, ci hanno
contattato per sincerarsi sulla nostra opinione e soddisfazione circa la qualita` dello stesso.
Professionalita`. Intanto all`ora del reportage televisivo, la corrente elettrica come ogni sera
se ne va... il nostro amico Sajjan si fa in 8 sia per permetterci di fare una registrazione video
sia per vederci dopo le news delle 20.00... e per questo ci porta in casa di amici di famiglia che
abitano in una zona vicina non compresa nel blackout. Qui troviamo grande ospitalita`, 4 occhioni
di bambini timidi, immagini di Gesu` appese al muro e una scritta commovente in un appartamentino
minuto-vissuto-dignitoso: "You are welcome in my home". Con un po` di emozione scemata da 1kg di
ghignarola, ci guardiamo alla TV mentre la padrona di casa ci vorrebbe offrire la cena. Noi gentilmente
rifiutiamo causa appuntamento con amici. Usciamo dalla loro casa pieni di qualcosa di bello oltre che
gasati per lo scoop by bike. Un pensiero simultaneo e diagonale congiunge Enrica e Paolo:
"appena arriviamo a casa nostra la mettiamo anche noi la scritta you are welcome in my home..."
Al momento della chiusura di El Toro nel
container di legno, ci rendiamo conto che
il prossimo paese sara` l`Australia e ripensando
alla decisione di rinunciare alla visita
di Malesia ed Indonesia, proviamo contenteza
per aver cosi` goduto un lungo tempo in questa
grande terra che e` India. E non e` ancora
finita la storiella indiana: 3 settimane
e` il tempo che occorrera` al cargo per giungere
in Australia... allora "mica possiamo
continuare a piedi!!!" e vai con il
noleggio di una mitica Bullet Enfield 350cc,
di vecchissima presenza per un itinerario
ancora tutto da disegnare ma sicuramente
come da Enrica-style variegato con la V maiuscola.
"Pomeriggio d`imbarazzo del Topoderma"
Enrica e` appena uscita dalla camera della guesthouse e Paolo e` rilassato a letto dopo aver lavorato
quasi 6 ore su El Toro per prepararla per l`imbarco-spedizione. Passano pochi minuti e alla porta si
presenta una signorina indiana, ben vestita e di bella presenza che chiede a Paolo "dov`e` tua moglie?',
e Paolo "e` andata a mangiare, perche` la conosci"?....e lei "no, io sono qua perche` voglio fare l`amore
con te", P:"cosa? Fare l`amore con me?, lei:"si! tua moglie stara` via per 2 ore, abbiamo 2 ore per noi,
e poi costo poco solo 1000 rupie (20 euro), e P:"io non voglio fare l`amore con te per favore esci",
e lei"ma se voi lo fate sempre con altre donne oltre a vostra moglie..dai facciamo 500 rupie,
e P:"no grazie, per favore vattene e` l`ultima volta che te lo chiedo", e lei:" okey... ma non hai amici
che vorrebbero?", P:"ma se dovessi conoscerne te li mando, adesso va, va!"..........Topoderma
incredulo-in mutande sulla porta congeda la signorina. Che storia. "Enrica non ci credera`",
infatti Enrica stenta ma alla fine ci crede e va a comprare un paio di mutande di ferro con chiavetta
per Paolo....non e` vero!
11 novembre 2003 Aleppey "houseboat in the backwaters":
Percorriamo i nostri primi km a bordo di Bully, una vecchia enfield 350 cc.....e subito Paolo
si rende conto che dietro di se' non ha piu' Ranatan (cioe' Enrica che come una rana di razza ormai
aveva imparato a flettersi sulle ginocchia x amortizzare i buconi in vista).....ma ecco la vera sorpresa:
tutta la moto e' una rana a causa dei suoi morbidi e supermolleggiati ammortizzatori che ci fan staccare
le chiappe dalla sella anche x piccole imperfezioni dell'asfalto. 70 km di piacevli paesaggi che ci
portano dritti dritti in fronte alla nostra imbarcazione pronta a salpare dal canale di Aleppey.
Dalle 12 odierne sino a domani viaggeremo su una casa galleggiante tutta x noi con a disposizione
2 marinai e un cuoco. Il barcone e' tutto in legno con tetto e arredamento in bamboo, camera da letto
con bagnetto privato e salottino veranda per fare i signori rilassati al sole o all'ombra. Quasi tutto
il viaggio e' senza l'uso del motore, ma a spinta con lunghe canne di bamboo nelle basse acque dei canali.
Questi grandi e piccoli scorrono tra lembi sottili di strisce di terra coltivate a riso e bananeti.
Qui la gente locale e' completamente integrata nella vita sull'acqua e proprio dell'acqua fa un uso
"costante"........nei canali si fanno il bagno, si lavano i denti, i panni e i pentolami......sulle
rive la gente con le borsette della spesa attende l'arrivo del bus-canoa x tornare a casa.
L'immersione in queste oasi di silenzio......interrotte solo dal fruscio dei fiori di loto sull'acqua
o dai suoni dei tanti uccelli e' una vera pace x il corpo e l'anima. Ci addormentiamo al chiar di luna
unica e immensa luce nel profondo buio della natura che chiude gli occhi. Al nostro risveglio ci attende
una gustosissima colazione servita nella veranda semisoleggiata e, prima di scendere come aperitivo
ananas fresco che ci pappiamo in 2 secondi...quant'e' dolce.
12-15 novembre 2003 Thekkady:
Riponiamo nuovamente le nostre chiappe su bully...ma dopo pochi km sentiamo un frastuono provenire
dalla ferraglia che ci trasporta. Ci fermiamo, guardiamo, non capiamo.....continuiamo cosi' a velocita'
quasi ferma sino al prossimo paesetto dove troviamo un chirurgo x rimettere insieme con una saldatura
un pezzetto staccante. Breve pausa e via ancora, ma con molti molti STOP.......xche' la strada sale,
sale e a bully le strade di montagna sembrano proprio non piacere e cosi' sbuffa, ma proprio tanto....e
fumi e sbuffoni e schioppetti...ma finalmente ci porta a destinazione.....Thekkady un paese immerso
nellla regione delle spezie e attiguo all'entrata del parco Periyar. Qui dopo tanti mesi rivivamo quel
clima umido e nebbioso (Battisti canterebbe una giornata uggiosa) che ci porta x un attimo indietro di
15.000 km.....casa!! Oddio no! non e' ancora il momento.......dai tranquilli e' solo una parentesi che
si chiudera' presto. Ok.
Suresh il proprietario della guesthouse pur esendo tutto raffreddato vuole portarci con il suo apecar
a fare un piccolo tour tra le piantaggioni di spezie....e ci riesce. Ne segue un affascinante giro alla
fabbrica del te con tutti i suoi innumerevoli passaggi e fasi di lavorazioni dalla foglia alla bustina,
dopo i quali, con verve e umorismo, ci interroga x capire se siamo dei bravi ascoltatori e ci trova
attenti e preparati. Continuiamo con l'esplorazione e la scoperta delle spezie dove il nostro naso
lavora a pieno ritmo x indovinare gli odori giusti e i nostri occhi si concentrano mettendo a fuoco
le corrette associazioni pianta-spezia. Impariamo molto sul cardamomo, sulla cannella, sul pepe verde
bianco e nero e sui chiodi di garofano e che le banane sono in alto e gli ananas in basso. E poi ancora
sugli effetti terapeutici di alcune spezie e sulle proprieta' alito-rinfrescanti di altre. Godiamo del
panorama sulla vallata, siamo oltre 1000 alt. Rientriamo x farci trastullare dalle sapienti mani di
massaggiatori e trici dal Kerala ayurvedic style e ne usciamo ringiovaniti come girini. Il giorno seguente
e' il 14 novembre, compleanno di Enrica. Piove e Paolo ha la diarrea. E la moto perde molto olio. Paolo si
destreggia tra meccanico e tazza del cesso riuscendo a non invertire i 2 appuntamenti. Dal suono del
motore si capisce che e' tornata della vita in bully, ma la sua qualita' non e' delle migliori. Mentre,
a parte un bruciorino nel dedre', Paolo sta neglio e riesce a trovare una specie di torta e 2 regalini
x Enrica. Pero' lui e' un attore e si lagna, rammaricato con Enrica ingannandone le aspettative. Cosi'
Enrica dice "non importa" e Paolo gode. Alla sera, dopo una cenetta nel piu' piccolo
ristorante-tratoria-casa famiglia del mondo, costata l'impressionante cifra di 2.5 euro, Paolo trae
in inganno Enrica dicendole chela famiglia di Suresh li attende x un te pre-sonno. Enrica abbocca alla
grande e si ritrova dopo pochi minuti un tortone di ananas con candeline da spegnere, che con fatica
riesce causa l'emozione (non l'eta') e 2 magliette che aveva giorni prima addocchiato e che ora sono sue.
Auguri!!!!!
Il giorno dopo prova e riprova ad acquistare i biglietti x il giro in barca nel lago del parco e vai
che riusciamo a visitarlo sotto una pioggia fitta fitta e bassa bassa con la nebbiolina. E dopo qualche
zig zag nel lago.....una sorprendente, inattesa, dolcissima e rassicurante visione inscenata da
Madre Natura li' davanti a noi, a pochi metri......una famiglia di elefanti decide di spuntare dalla
foresta x scendere al lago a farsi una nuotatina....sono 8 di cui 6 grandi e 2 baby.....entrano nel lago
senza mostrare la caratteristica esitazione di noi umani all'incontro con la fredda acqua......e nuotano
nuotano uno accanto all'altro sorreggendo i piccoli con le spalle.....Ok vedere questo spettacolo da un
barcone pieno di turisti che clik e guarda e riprendi tutto non e' il massimo dell'incontro natura-uomo.
Ma qualcosa di quella famiglia e' entrato in Enrica e Paolo e come x magia si e' seduto dentro i loro
cuori lasciando una candelina accesa x vedere se il soffio del loro sospiro di felicita' e' in grado di
spegnerla. La candelina e'ancora accesa xhe' la felicita' di Enrica e Paolo per quell'incredibile evento
ha tolto loro tutto il fiato, donando silenzio e prostrazione a quell'innocente cerimonia che e' Natura.
Grazie elefantini belli!!!!!
Terminiamo la giornata facendoci una risata ripensando a Enrica che, gentile e premurosa, aveva donato
qualche nocciolina ad una scimmietta, la quale con scatto rapido ed efficace le aveva rubato l'intero
pacchetto, pappandoselo davanti ai suoi occhi su un ramo a pochi metri....con lo sguardo tipo
"che buone le tue noccioline Enrica...hihihihi" ed Enrica che investe di turpiloqui "l'innocente"
animaletto. Serata cordiale invitati a cena da Suresh e consorte che ci offrono un piatto di thali
servito su una foglia di platano. Grazie ancora amici....siete dei buoni.
16 novembre 2003 Theni:
Prossima meta Madurai, soli 130km. Ma sono troppi per Bully, che dopo soli 50km decide di scaricare
1L di olio non dal motore ma da qualche altra parte...e` domenica ma i villaggi sono comunque in piena
vita. Un primo meccanico fa un check e pur non essendo un esperto Bullet capisce che il problema non e`
dei piu` piccoli. E cosi` dopo aver caricato il figlio neonato sulla moto x una foto, carica Bully su un
camioncino che ci porta alla cittadina di Theni. Qui ecco intervenire un "primario chirurgo" ed il suo
efficiente assistente nella lunga, metodica e paziente operazione di smontaggio del sistema di
distribuzione-trasmissione fino a trovare l`ultima guarnizione del 60mo pezzo rotta! Bingo! Quasi 6 ore
di lavoro meticoloso eseguito dal meccanico con camicia della domenica, orologio stile Rolex al polso,
occhialini da intellettuale... e mani immerse nell`olio. Particolare il suo sguardo nell`osservare ed
analizzare ogni parte nei minimi dettagli... mentre l`assistente silenzioso (ragazzino 13 aa) anticipa
gli strumenti necessari. Bully fa un grande rombo per ringraziare. Ormai il tramonto e` calato da un po`
e siamo quindi "costretti" a pernottare a Theni ... dove non c`e` nulla.Ma almeno un buon hotel e una
gustosa cena ci alleggeriscono la sosta forzata.
17 novembre 2003 Madurai:
Arriviamo a Madurai in un "battibaleno"...una cittadona dello stato Tamil Nadu... molto traffico e smog,
ma famosa attrazione per i suoi templi di torri coloratissimi, con raffigurate oltre 400 sculture x ogni
tempio. Ogni 12 anni le sculture vengono ridipinte x mantenere vive le splendide tonalita`. Girovaghiamo
tra interni profumati d`incenso ed animati da rituali religiosi... ed esterni colmi di bancarelle con
mercato dei fiori di gelsomino e souvenir di divinita` varie.
Alla sera l`aria diventa + respirabile e ne approfittiamo per una cena su un tetto ristorante da cui
godiamo della vista delle torri e di un leggero venticello.... che ci trasposrta piano piano nel nostro
lettino. Spegne la luce e ci dice buonanotte.
18-19 novembre 2003 Kanniyakumari:
Bully oggi e` in vera forma... chissa` che
abbia fatto qualche bel sogno questa notte?
Percorre 230 km senza fare neanche uno starnuto
o aver un crampetto, ma fluida come l`acqua
di un ruscello permaloso... non ne vuole
sapere di sentire lamentele su di lei oggi.
Anche noi siamo particolarmente armoniosi...
Enrica abbraccia Paolo come una bambina di
campagna stringe a se` il suo albero preferito,
mentre Paolo ha la schiena diritta ed il
petto aperto...insieme accolgono raggi di
luce e di energia... espressione della liberta`
di un viaggio in moto. Arriviamo alla fine
di India, ai suoi piedi distesi davanti all`incontro
di 3 mari, quello arabico, il golfo del Bengala
e l`oceano indiano.... che con le loro onde
dolci ed impetuose gli fanno solletico. Siamo
a Cape Comorin in un alloggio con vista emozionante....
15.020 km sudati da casa. La vita sotto i
nostri occhi e` quella di un borgo di mare:
bambini giocano a cricket sulla spiaggia
con mazze di legno di cocco, pescatori giocano
a carte dopo una lunga giornata immergendo
cuori, fiori, picche e quadri nell`immobile
sabbia, donne strizzano i panni nella fontana
comune e come ogni sera onorano l`arte dell`uso
delle spezie sapientemente mescolate.
Di fronte a noi 2 isole-scoglio: uno con un enorme statua raffigurante il poeta Thiruvalluvar, l`altro
Vivekananda Rock dedicato all`omonimo religioso e filosofo che nel 1892 nuoto` dalla terra ferma,
raggiunse la roccia e qui inizio` una lunga e profonda meditazione.
Sulla spiaggia dirimpetto ai 3 mari si erige il Gandhi Mandapam dedicato al Mahatma Gandhi.
Un edificio composto da 3 stili architettonici differenti che rappresentano i luoghi di preghiera
delle religioni indu, cristiana e musulmana. All`interno e` conservata una parte delle ceneri di Gandhi...
mentre altre sono state gettate alla confluenza dei 3 mari per suo volere. Un piccolo foro dall`alto
permette alla luce solare di illuminare la sua urna ogni mezzogiorno del 2 ottobre, il giorno del
compleanno.Il mattino seguente, come ogni mattina, una mano pesante bussa a tutte le porte della
guest-house, urlando "sunrise, sunrise, wake up". Saltiamo giu` dal letto come 2 ginnasti supermolleggiati
(non e` vero!)... ci trasciniamo fuori e come 2 scamorze fresche saliamo le scale sino al tetto per
aspettare insieme ad altri assonnati...l`ALBA... una palla giallaarancionerossa spunta dal mare... pochi
minuti ed il Sole e` in cielo pronto a dar vita ad un nuovo giorno.
E` sera... bastano pochi passi verso ovest per ammirare il sole, lo stesso sole, che si rituffa nel
mare... lo stesso immenso mare da cui e` nato... ora e` TRAMONTO. Immaginiamo che anche il nostro grand
Sole, come ogni essere vivente del nostro mondo, ami avere una casa, una tana in cui rifugiarsi e
ritornare quando cala il buio... ci piace pensare che la sua Casa sia il grande Mare. E che tutti i
pesci, prima di coricarsi, gli diano il bacio della buonanotte. Tutti gli esseri viventi dovrebbero
ricevere il bacio della buonanotte prima di addormentarsi.
20-29 novembre 2003 Varkala Beach:
Eh si.. Bully ha proprio voglia di mare e sa che l`attende una settimanella di relax.
Seguiamo le indicazioni per North Cliff ed a un tratto eccoci su un sentierino che costeggia,
non senza timori, una meravigliosa scogliera a picco, a cui piedi si estende una non meno
spettacolare spiaggia di sabbia fine bagnata da H2O cristallina. Insomma un vero paradiso
terrestre. Viviamo i giorni di vacanza nel viaggio con sorprese ed incontri vicini e
lontani. Dalle palafitte ristoranti affacciate sulla scogliera il blu del mare sembra infinito....l`orrizzonte
pare irraggiungibile...
Il mondo, si dice, e` grande.... ma forse viaggiando i confini si accorciano e le rotte
s`incontrano per caso...davvero per caso?
Come in altri angoli ed in altri punti del nostro viaggiare diagonalmente, anche qui
voltiamo lo sguardo, mettiamo a fuoco, .....e....."hi!!You are here, unbelieveble!!??.... how are
you?".....Kisses, hugs.... a quasi 1000 km di distanza ed oltre 20 tramonti rivediamo
Ruth e Ben gli amici londinesi conosciuti a Palolem. Li troviamo febbricitanti e gasatissimi
x il festeggiamento in corso da oltre 20 ore x la vincita della finale di rugby dell`Inghilterra
sull` Australia. Sono bevuti e fumati e lo saranno ancora x un po`. Ben ha gli occhi + vivi.
Ma le sorprese non sono finite....passeggiando sul vialetto strapparespiro incontriamo di
nuovo Marco, un ragazzo italo-australiano conosciuto nel Rajastan x pochi minuti,...
e` ancora in viaggio nel suo giretto x un annetto. Cena bilingue e multispezie con
Marco, 22 anni, great open mind man, curiosita` e coraggio. Lo rivedremo a Melbourne.
Conosciamo John o meglio prima di lui i suoi occhialoni stile anni `70... sarto senza
peli sulla lingua.."quello ti sta proprio male! Meglio questo!". E vai con pantaloni
unici pluricolorati comelivuoitelifa. Un simpaticone sempre alle prese con la sua
vecchia compagna per cucire.
La vita e` dura, a volte. E allora... perche` non farsi trastullare x una settimana tra
olii, massaggi, impacchi al latte, al riso,al limone!!?? Detto fatto. E poi guarda il
prezzo.... con il nostro budget ce la facciamo....E poi da noi spenderemmo molto di +..., e
poi e` per la nostra salute.... E poi ne abbiamo proprio bisogno.... E poi.
Ma ecco un giorno la sorpresa + sorprendente di tutt le sorprese che ci hanno
sorpreso....a pochi metri da noi ecco spuntare dal blu le pinne e parte del corpo di una
famigliola di delfini. C`inchiniamo con l`anima, immobili con il corpo. E non sara` l`unica
volta. Che fortuna.
Una unica ma non insignificante nota negativa di Varkala: l`abitudine di una parte della
gente del luogo di gettare la spazzatura giu` dalla scogliera ...insieme alla negligenza
di alcuni addetti comunali. Risultato:una puzza tremenda ed una vista penosa in
alcune insenatura della meravigliosa scogliera.
30 novembre - 3 dicembre 2003 Fort Cochin:
Ed eccoci tornare a tutta velocita' (si fa x dire) alla nostra Fort Cochin, ormai siamo di casa.
Sono gli ultimi giorni di India e noi siamo piu' silenziosi. Visitiamo l'unica sinagoga di tutto
il Kerala dove vive una comunita' di ebrei; poi il Dutch Palace con i suoi affreschi e i suoi
deliziosi soffitti...infine ci sorprendiamo felicemente alla visita di una galleria d'arte piuttosto
speciale di una'artista spagnola di nome Gaia, amante nel profondo e grande devota della Natura,
nonche' protettrice dell'Acqua. Era da vedere. Gaia e' sposata con un indiano scrittore e vive da
vari anni in Mamma India. Salutiamo debitori il nostro amico Sajan lasciandogli un piccolo ricordo
e decidamo di raggiungere l'aereoporto a bordo di una fiammante Ambassador classic bianca old style.
Il silenzio domina le nostre corde vocali, ma non la mimica facciale che pare meno rilassata e piu'
ruminante. Ci sembra di finire il nostro viaggio, Quel viaggio e di iniziarne uno nuovo, piu' moderno,
piu' aereo, piu' ariacondizionata, piu' perfezionista, meno economico, meno fatalista,
meno che bella moto!!!, meno spazzatura qua e la', meno esseri viventi sulla strada. Piu' o meno, vedremo.
Lettera aperta ad una amica che rivedremo:
Cara India
in tutto questo tempo trascorso insieme, ti abbiamo amato per........i colori, i profumi,
l'essenzialita', la selvaggia bellezza naturale, il simpatico ondulare del capo della tua gente,
il mignon di tutte le cose, la frutta tropicale dolcissima, il palak-paneer (spinaci e formaggio fuso),
il nan-paneer (pane al formaggio), il masala chay(te' speziato), la manina indicatrice che sostituisce
le frecce dei veicoli, la dolce pazienza, il sempre sorriso, la genuinita' e disponibilita' nel
presentarsi senza secondi fini, le pittoresche indicazioni stradali della tua gente, la diversita'
del tuo popolo da un'area all'altra, le albe e i tramonti, le stellate luminose, i tuoi alberi strapieni
di uccelli, le tue tante specie animali, la vegetazione rigogliosa, l'onesta' quasi ubiquitaria,
la grande arte di arrangiarsi sempre e ovunque, la vita scandita da orologi interiori, la grande
ospitalita'. E la tua passione per la moto.
E ti abbiamo anche odiato per.......le spezie troppo speziate che tu "vendevi" come non spicy,
il lassismo, le file e le procedure burocratiche x un innocuo biglietto del treno, la grande confusione
sulle strade, sempre-ovunque-umana-animale, i pazzi e pericolosi autisti di bus, il maltrattamento verso
gli orsi e i cani, l'abisso nella qualita' di vita, la monotonia dei capelli femminili, la "non
professionalita'" di alcuni funzionari pubblici, la spazzatura epidemica.
Ma forse come per tutte le cose, ............ci deve essere il bianco x vedere il nero,
vivere il male x riscoprire il bene, il postivo dopo il negativo, il sole e la luna, lo yin e lo yang,
........ma credici........in tutta sincerita', siamo pieni di te, di un qualcosa che rimane dopo una
spaventosa quantomai affascinante tempesta di vita, dove i si, i no e i ma convivono senza ferirsi,
alternandosi in una inspiegabile armonia che fa di te un paese, il paese magico. Adesso abbiamo gli occhi
lucidi, ipnotizzati dai ricordi. Ti salutiamo Mamma India, sorella speciale, figlia della Natura e nostra
nuova grande amica.
Enrica, Paolo e El Toro