24-25-26 agosto 2003 Bam:
alba: si parte inoltrandoci sempre piu in paesaggi desertici x approdare alla cittadina di Bam,
quella che gli iraniani definiscono come l`ultimo punto di civilizzazione del loro paese.
Orgoglio della citta sono i rinomati e buonissimi datteri da esportazione mondiale.
Akbar guesthouse per soli stranieri:... qui all`interno del cortile le donne possono rinunciare ad indossare il velo.
Diverse le regole di comportamento da assumere nel luogo... tra queste l`obbligo di rientro entro le ore 23.
Akbar il gestore e` un ex insegnante di letteratura persiana in lingua inglese. Persona molto gentile...
subito vedendoci atrrivare in stato di ebollizione ci offre il te e ci suggerisce un po` di relax...
vista l`ora pomeridiana con i suoi 45 gradi.
Serata in piacevole compagnia di Christophe e Stephanie, una coppia svizzera in viaggio per circa 1 anno...
dal sudamerica...oriente..mediooriente...infine India dove termineranno a dicembre il loro fantastico viaggio di nozze.
Myanmar e` stato per loro il piu bello.
Visitiamo l`antica e splendida cittadella di Arg-e-Bam antiche case di fango quasi immodificate dal tempo.
Conosciamo Tover, dottoressa neurochirurga danese e Sasha, animatore da villaggio anche lui cittadino Suisse.
Con tutta la bella combricola trascoriamo nuovamente la serata con la famiglia di Abbas e amici.... conosciuti sere prima
bevendo te e fuimando narghile insieme sotto la loro casa in strada. Al nostro arrivo ci accolgono sorridenti ricordando
le scherzose imitazioni di paolo alla Elvis Presley e quelle di Abbas su Sharon e Bush (ormai i capelli di paolo sono della forma di quelli di Elvis..).
Dialogo piu gestuale che sonoro gustando datteri e discorrendo di Bush, Sharon, Khomeini e gli Scia`... governi e popoli...
Viene confermata la nostra teoria sulla grande intuitivita` e perspicacia del mondo femminile iraniano. Al rientro,
il figlio del gestore (22 anni) ci bacchetta le mani come scolaretti perche` sono le 24!!!!
NB:... per chi si fosse chiesto "che fine ha fatto Rosario?"... bene..., Rosario e` vivo e vegeto in India e saluta tutti.
27 agosto 2003 frontiera Iran-Pakistan:
Si parte come sempre ormai all`alba... gustando
le sfumature dei suoi bellissimi colori.
Stiamo andando ad Est ed il sole si alza
proprio di fronte a noi.
...e` capitato! Moto a secco a 5 km dal distributore.
Un militare con moto russa HH 350cc ci soccorre con 1 L. di benzina gratis...
Thank you very much. Ci rimarra` impressa la sua moto e lui tutto bardato
fino ai capelli per il vento sabbioso che con gli occhi ci saluta, accende il motore e se ne va..".
Prima di attraversare il border
facciamo benzina in colonna per circa 2 km...
gli iraniani ci fanno cenno di passare avanti.
Thanks.
Iran: pratiche rapide in un mondo informatico.
Pakistan: burocrazia veloce con mega libroni
manuali e registri doganali.
L`addetto pakistano e` impegnato altrove,
pertanto c`invitano ad andare in hotel e
ritornare piu tardi x le pratiche moto (strange
but no so crazy).
Al nostro rientro all`ufficio tutte le pratiche
sono state effettuate e quindi noi e moto
compresa siamo ufficialmente in Pakistan.
Il nostro fuso orario va avanti di mezz`ora.
Tempestina di sabbia tanto x svezzarci e
girettino al villaggio...uomini dapperttutto...donne
inside.
Tanti occhi addossso...un police man allontana
i locali a colpetto di manganello sulle chiappe
e ci inviata cortesemente a tornare in hotel
(il viso non era proprio cortesemente)...hotel???
sbagliato!!! Trattasi di ristorante con delle
tane x dormire.....Dormire??? sbagliato!!
Per soffocare in silenzio nell`aria mega
afosa guardando le formiche che giocano a
squash in bagno, annusando l`aroma nauseabondo
del wc,
e sondando la posizione presunta del topino
grigio sostante sotto i nostri putridi letti....insomma
ora di sonno. Beffa delle beffe,
al mattino presto uscendo dal nostro forno
vediamo trutti i suoi dipendenti belli sdraiati
con relativa copertina su belle brandine....aria
freschissima....bastardi!!!!
Ci volevate al dente???
Nella nottata El toro (la moto) e` stata
coperta x 1a volta con un telone appositamente
cucito gratis da un sarto iraniano,
realizzato da un patchwork acquistato nel
bazar di Kerman.