TURCHIA

Tugrul
l'amico di Istanbul
Fathi "Beybaba Aile Painsiyonu" Amasya
Pide e Peynir in compagnia
di Antonio
Paolo e i trattoristi Tutti i camerieri del "Cosandere"
Sumela Yolu


25 -28 luglio 2003:
Una città dai mille volti,dove sguardi più o meno oscurati osservano dal "ponte" l'antico fascino medio-orientale congiungersi con il vicino occidente europeo...
Entrare in Instanbul ci ha messo alla prova.... quasi 20 milioni di abitanti ( 1/3 dell'Italia in una città).
Grazie all'aiuto di un ragazzo giungiamo alla casa di Tugrul ... la nostra prima espenrienza come ospiti dell'associazione servas (www.servas.org)
Parcheggio moto di fronte agli spogliatoi dell'attiguo campo di calcio e saliamo al 5° piano
Dei 6 sensi che abbiamo la vista esplode:
mutande calzini pantaloni patatine detersivo vassoiofruttafrescaenon biscotti tappeti lenzuola biancheria TUTTOSPARSO come la semina in un campo
Zizzagando il tutto si presenta a noi Tugrul, 25 anni, 1.85, sorriso a mille denti, ingegnere informatico che al momento zoppica con una caviglia fasciata
Ci si conosce un pò insieme ad altri amici (1 tedesco a scuola di turco e l'altro collega di Tugrul) e x cena si ordina su internet il pasto che giunge buono e caldo in 30'
Dopo cena rilassante...ordiniamo un pò l'ambiente producendo il modico numero di 7 bustoni di spazzatura... che vengono caricati sul sempre disponibile Paolo che li pone in strada.
Per noi ospiti servas Tugrul lascia la stanza più fresca e con un bel venticello giungiamo a morfeo
P.S. in questa casa ci voleva la mano esperta di Antonio e Paolo N. ESPERTI TUTTOFARE

Nei giorni seguenti visite alla Moschea Blu, Aya Sofia, palazzo Topkapi, Cisterna Basilica ... città vecchia e centro città Taxsim. Rituale del bagno turco e spesa x offrire a Tugrul e friend una cena a base di pennette al pomodoro (successo riscosso !!!)
L'ultima nostra cena in Instanbul si svolge sul lungo Bosforo in compagnia dell'ormai amico Tugrul in un locale specializzato nelle patatone bollite con tutto quello che vuoi sopra e dentro :
burro, formaggio, maionese, ketchup, insalata russa, verdure, peperoncino, carne, crema di yogurt... Insomma si va a letto con lo stomaco PIENO.
Questi giorni trascorsi da Tugrul ci fanno sentire veramente come a casa con il massimo della disponibilità da entrambe le parti (tantè che sbrighiamo diverse faccende domestiche tranne la pulizia della casa di cui si occupa la "santa" signora delle pulizie)


29 luglio 2003:
Ci lasciamo alle spalle Instanbul dirigendoci verso il centro della Turchia. Grandi paesaggi di altopiani, aria gelida dei Monti Bolu da 2000 mt. e tanti piccoli villaggi agricoli. Al calar della notte ci fermiamo alla
Beybaba Aile Painsiyonu una locanda immersa tra campi e trattori dell'altopiano. Mangiamo alla grande invitati dalla famiglia della guest-house. Tutti ci osservano ma con descrizione e sorrisi. Fathi (figlio della cuoca) con qualche parola d'inglese conversa con noi e le nostre poche parole di turco... ma quello che conta sono gli occhi sinceri e gli sguardi amici ! Un pò di musica ci allieta la serata e stanchi, ma felici, ci addormentiamo sotto il piumone stile danese.


30 luglio 2003:
Risveglio nell'altopiano con sole che filtra nelle finestre e dolce melodia di stormi di uccelli . Buonissima colazione con pane e cioccolata (prodotto tipico della zona) , yogurt, insalata e patate fritte ! Cena e colazione scopriamo ci sono offerte ed il prezzo della locanda è stato veramente irrisorio.
Carichi di energia ripartiamo alla volta di Amasya , cittadina nell'Anatolia centrale, nota per le pittoresche case ottomane che costeggiano il fiume.
Ceniamo con una piadina locale ripiena di patate bollite e prezzemolo e gustiamo un te' in compagnia perchè un pò curiosi , un pò burloni (musica dal vivo a 1.000.000 di decibel) . Ritorniamo alla nostra piacevolissima guesthouse lungo il fiume dove , prima di andare a dormire parcheggiamo all'interno del cortile bazar la nostra moto el-toro.


31 luglio 2003:
Si riparte ancora una volta con strade di su e giù , fatte e disfatte, buchine e bucone, dossini e dossoni, e dopo un 3h x 100 km ci fermiamo per una sosta davanti un panificio. Vediamo passare il 1° motociclista da quando siamo in Turchia ...si ferma per guardare la cartina.
Paolo lo chiama "Hi mister"..." Hi mister".... l'altro non risponde . Si volta , se non dopo un richiamo di Paolo in lingua italiana.
Conosciamo Antonio, 38enne, di Pescara ... a zonzo per la Turchia da solo, con già + di 6.000 Km sotto le ruote della sua BMW 1150 GS (...ormai color sabbia-polvere) ! Simpatico personaggio , buon feeling .....pane e formaggio in compagnia . Ci diamo dritte reciproche, foto insieme e good-bye in Italy.
La strada allucinante continua sino ad arrivare alle coste del Mar Ne dove la situazione del manto stradale peggiora ulteriolmente.
Stanchi, stanchi, stanchi eccoci a Giresun..



1 agosto 2003:
Costeggiamo il Mar Nero passando per paesotti turisticamente in fase pre-embrionalee cittadelle piacevoli con piccole calette (Tirebolu, Akcabat). Giungiamo a Macka 30 km a sud di Trabzon dove, "purtroppo", decidiamo di cercare un hotel pensando di non trovarne sulla strada per il Sumela Monastery......perche' purtroppo? hotel scelto named Vazelon Hotel (gia` il nome....) e` russo....inizialmente classificato come accettabile, ci riserva nel corso delle ore delle chicche che lo porteranno alla nomina del piu' grande hotel di m mai incontrato:
-copriwater slittante
-letti amacati (ti sdrai e non sai se esci)
-copertine erose da...
-lenzuole meta` del materasso
-luce bianca, rossa e verde....
-tenda che copri di qua e scopri di la
-musica pop rock sino alle 2 a.m
-dopo la disco dalle camere parte la tromba (ahahahaha...)
La sensazione di "vissuto" che giunge dalle mura ci porta ad infilarci nel saccolenzuolo di Lea.
Diagnosi finale: abbiamo dormito in un bordello.....Complimenti, difficile capirlo.!!!! Lezione imparata.

Sumela Monastery: grecoortodosso arroccato, bel paesaggio...quasi una piccola oasi di Svizzera. Cena a base di polenta concia local: polenta formaggio e burro tutti fusi.



2 agosto 2003:
La strada per Erzurum e` allucinante sia in salita che in discesa...passo a 2300m con strade in rifacimento poco stabili per la nostra moto El toro....tratti in cui l`asfalto cosi` sottile e lucido e`uno specchio.
Ennesimo giorno impegnativo x entrambi x occhi, braccia e glutei.
Arrivati in citta` conosciamo un ragazzo molto maturo x la sua giovane eta`, dispiaciuto per il suo paese e la poca intrapendenza commerciale e arrettratezza di mentalita`.
Gli occhi addosso aumentano: alcuni curiosi alcuni invadenti.
No no no no no.....e poi alla fine si compriamo un tappeto curdo per mama`.



dal 3 al 6 agosto 2003 -Dogubayazit (35 km da Iran):
Punti positivi: Monte Ararat, bagno turco Geni Hamam, Ishak Pasha Palace spendido, incontro serale con Rosario (giornalista italiano partito da Londra su jeep russa con la Valigia delle Indie per Bombay), coppia universitari comaschi in Bmw Federico e Chiara, 2 backpackers, Moreno fotografo e Veronica messicana in viaggio solitario, Carlo e Jacopo padre e figlio grandi viaggiatori soprattutto Cina e Giappone, cena piacevole x la loro compagnia, meno piacevole xche` Enrica inizia con la fase vomito in strada.......(e` l`inizio della vendetta del sultano)

Punti negativi: Enrica con cistite-gastroenterite ko sino a partenza per Iran, ci tirano i sassi dalla fortezza locale (x divertimento dei ragazzini) e ci simulano un investimento in auto mentre noi camminiamo.
Zona curdo-turca con sindaco donna curda munita di contro-palle!!!
Paolo si presta a rispondere a 2000 domande di un giovane aitante receptionist del hotel.......temi dai film di BraveHeart alle fasi corrette del corteggiamento nei confronti delle donne occidentali......Alle 2 di notte Paolo cortesemente: "I`m tired...i go to bed...excuse me".
Giro notturno in farmacia per cercare un disinfettante vie urinarie...facile no??? Paolo ha il vocabolario "Parlo turco" e poi si capira`.........20 minuti di gesti per spiegare che il problema non e` intestinale ma vescicale (immaginate le simulazioni ...) Ciliegina sulla torta il sifone della camera e rotto....e quindi riempi le bottiglie di cola per sciaquare il wc. Il nostro bagno sembra una trincea di guerra.

Nell`ultima serata decidiamo di condividere il viaggio verso Teheran con Rosario ....l`uomo della jeep.....1 personaggio.